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Chiesa di Maria SS. delle Grazie Chiesa monastica (XVII sec.)

La prima sede del monastero delle Benedettine doveva trovarsi nel quartiere di S. Caterina (alla quale forse era dedicata la chiesa), dove la via Badia Vecchia ne tramanda ancora il ricordo, la cui fondazione è anteriore al XVI secolo.

Verso la seconda metà del Seicento il monastero fu trasferito nel luogo attuale, che è la parte più elevata della città ed il centro dell'antico quartiere cristiano.
La chiesa sul prospetto presenta un interessante apparato scultoreo che introduce un asse centrale, segnato dal portale seguito da una finestra sovrastante, l'intera composizione inserisce sul piano di facciata una forza plastica che accentua gli effetti chiaroscurali prodotti dall'innesto di fantasiosi rilievi sulla composizione lineare degli elementi di cui si compone. Il tutto è rinserrato tra due alte lesene che ne fasciano i lati fino all'altezza del cornicione sul quale si erge una cella campanaria, tipologia frequentemente riscontrabile nell'architettura siciliana.
Chiesa della GraziaIl tipo del prospetto di questa chiesa si rifà ai temi frequentemente utilizzati soprattutto per le chiese dei piccoli centri o piccole comunità che, come abbiamo visto anche per il caso in esame, tendevano a nobilitare la semplice volumetria del manufatto attraverso l'introduzione di una centralità in prospetto.
Lo spazio interno della chiesa si sviluppa su un semplice impianto ad unico vano rettangolare che si conclude con un arco che introduce al vano absidale, tipologia adottata in preferenza per le chiese annesse ai conventi. L'aula è coperta da un'unica volta a botte lunettata e presenta una ricca decorazione a stucco e un forte accento coloristico.
L'interno della chiesa è ricoperto riccamente di stucchi di ottima fattura, con particolare rilevanza nell'abside. Sulla volta tre finissimi affreschi sembrano incastonati come perle nella dovizia degli stucchi. Accanto agli altari, le statue delle Virtù, anch'esse di gesso levigato, sono ispirate all'arte del Serpotta.
L'edificio dal 1925 è stato sede dell'Istituto Educativo Femminile San Giuseppe, fondato dal Sac. Giuseppe Campione, ed è stato affidato alle Suore di Maria Immacolata di Reggio Calabria sino alla fine del Novecento.

L'organizzazione non profit Parrocchia San Basilio partecipa al Programma di Aiuti Europei agli Indigenti (PO I FEAD) in qualità di Organizzazione partner Territoriale (OpT), provvedendo alla distribuzione di aiuti alimentari cofinanziati dal Fondo di Aiuti Europei agli Indigenti (FEAD) e all'erogazione di misure di accompagnamento per orientare e sostenere le persone in condizione di bisogno.