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Museo degli Argenti

Le opere del 1500 e del 1600.

I.5 - Reliquiario a piede di San Vito


argento sbalzato e cesellato
cm 36,5 x 21,8
marchio di Messina,
scudo con croce e MS (Messanensis Senatus) e GDA 1616 argentiere messinese del 1616 Regalbuto,
Chiesa Madre

L’opera si caratterizza per la calzatura dal raffinato partito decorativo fitomorfo e dalla testina di cherubino alata fortemente aggettante, come era in uso presso gli argentieri messinesi, che caratterizzavano le loro opere per il gusto plastico, scultoreo, piuttosto che pittorico. Una serie di bottoni chiudono lateral-mente la calzatura che ripropone gli ornamenti decorativi fitomorfi a girali con al centro fiori, che rimandano alle stoffe dell’epoca, mentre sotto lo sportellino che chiude la reliquia ritorna il motivo della testina di cherubino alata. L’opera, come dichiarano i marchi, è dovuta ad argentiere messinese che la realizzò nel 1616. Tra i reliquiari antropomorfi, quelli a forma di gamba con il piede sono tra i più rari (cfr. M. C. Di Natale, Il tesoro…, infra).

La tipologia delle calzature trova raffronto in quelle del reliquiario a statua di San Nicasio della Chiesa dell’Annunziata di Caccamo, opera di argentiere palermitano del 1684 (M. C. Di Natale, La statua d’argento…, in Il Libro del Giuramento…, 1996, p. 34; Eadem, scheda n. 103, in Splendori di Sicilia…, 2001, p. 427) e, a Regalbuto, significativamente proprio in quelle indossate dalla figura del Santo della Cassa reliquiaria del Pasturi (Cfr. M. C. Di Natale, scheda n. 2, infra).

Inedito
a cura della prof.ssa Maria Concetta Di Natale

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